Esempio locale dell’archeologia industriale delle Marche, che testimonia l’evoluzione economica, culturale e sociale del territorio di San Severino Marche.
I musei consistono in tre ex centrali idroelettriche, poco distanti l’una dall’altra nel Borgo Conce, luogo che già a partire dal XVI secolo fu prima sede di mulini e poi opifici per la concia delle pelli, la tintura della lana, lavorazione del vetro, del ferro continuando nella sua vocazione fino alla produzione energia elettrica grazie allo sfruttamento delle acque del fiume Potenza nel ‘900. Ancor’ oggi nel borgo ha sede un’azienda elettrochimica, all’interno della quale si trova la terza parte del percorso museale, la più affascinante.