CHIESA DI SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA

Chiesa di Santa Maria della Misericordia

Questa Chiesa, ricordata fin del 1365, fu totalmente rinnovata nel ‘700. L’altare maggiore è ornato di una bella pala della Madonna della Misericordia assegnata a Cristoforo Roncalli detto il Pomaraccio.

Nell’attigua sacrestia, già pubblica loggia dove si tenevano le adunanze del Consiglio e si amministrava la giustizia, si conservano in un sottarco affreschi di Lorenzo Salimbeni, firmati e datati 1404. Nelle pareti alcuni santi attribuiti a Bernardino di Mariotto da Perugia (1513) e una Madonna della Misericordia di Felice Damiani da Gubbio (1597).

Fonte della Misericordia

Costruita nel 1453 in cima alla Pizza del Mercato, fu riedificata nelle forme attuali nel 1822 su disegno dell’architetto Ireneo Aleandri derivando l’acqua della fonte dell’Isola più a monte; un’epigrafe dettata da Domenico Valentini ricorda tali lavori.

PALAZZO CACCIALUPI

Palazzo Caccialupi

L’edificio porticato del XV secolo, costruito interamente in laterizio, è abbellito da ornamenti in travertino e, al terzo piano, da due eleganti logge con colonnine circolari e capitelli d’ordine consorzio. Appartenuto alla famiglia Nuzi passò per eredità alla Caccialupi. Nella scala si conservano due iscrizioni gotiche del 1437.

CHIESA DI S. DOMENICO

Chiesa del Chiostro di San Domenico

La Chiesa, denominata in antico S.Maria del Mercato, fu donata secondo la tradizionew a S.Domenica nel 1220 perché vi aprisse un convento per i suoi frati; nel 1664 fu trasfrmata nelle forme attuali su progetto di P. Giuseppe Paglia Palermitano.

All’interno è conservata nell’abside una tavola cinquecentesca di Bernardino di Mariotto da Oerugia e altri pregevoli quadri sono negli altari laterali.

In sacrestia si possono ammirare resti di affreschi dei fratelli Salimbeni e, alla base della torre companaria, un bel ciclo pittorico tracentesco con le storie di S. Caterina d’Alesandria attribuito a Diotallevi di Angeluccio da Esanatoglia.

Nel chiostro dell’annesso convento si trovano lunette affrescate, attribuite a Sebastiano Ghezzi da Comunanza e a Giulio Lazzarelli (sec. XVII).

PALAZZO VALENTINI

Palazzo Valentini

Il primitivo edificio cinquecentesco, trasformato nelle forme attuali nel 1812 a cura di Vincenzo Valentini, si presenta con un pregevole paramento in mattoni a vista e cornici in stucco. Fu residenza di Domenico Valentini, studioso di storia e d’arte, che scrisse nel 1868 la prima guida della città.

DuomoAntico

Santuario S. Severino Vescovo – Duomo Vecchio

Chiusura temporanea a causa dei danni provocati dal terremoto

La chiesa, risalente al X sec., fu riedificata ed ampliata nell’XI sec. e completata con la trecentesca torre campanaria. L’interno conserva un bellissimo coro ligneo intarsiato ed intagliato da Domenico Indivini alla fine del 1400.

MonasterosantaCaterina

Monastero di Santa Caterina

Il Monastero fu edificato nel 1261 dai monaci Benedettini e nel 1523 fu donato alle monache Benedettine Cistercensi.

eremo domora

Chiesa ed eremo di San Michele Arcangelo di Domora (ora grotte di S. Eustachio)

Percorrendo la strada statale che da San Severino Marche conduce a Castelraimondo, a circa due chilometri sulla sinistra, si apre una valletta lunga e stretta fino e diventare una gola. Risalendo una stradina sterrata che costeggia un torrente, sulla sinistra si intravede la chiesa di San Michele Arcangelo con ruderi dell’antico monastero ed una grande grotta che si apre nello spazio antistante.

Madonnetta di Gaglianvecchio

Già esistente nel XV sec. come Maestà, venne trasformata successivamente in Chiesa. Restaurata e ampliata nel 1853, conserva un affresco di Madonna con Bambino del XVI sec., probabile opera di scuola locale.

Pitino

Castello di Pitino

Sorge sull’ultima formazione collinare alla sinistra della valle del Potenza, visibile da larga parte del territorio provinciale. Era il Castello più grande e strategicamente più importante del sistema difensivo di San Severino. Si vuole fondato sulla sommità del colle omonimo dal nobile romano Marco Petilio al tempo delle invasioni barbariche.

Maestà di Panicari

Conserva affreschi di Jacopo e Lorenzo Salimbeni. Inizio XV sec.

chiesa della maestà

Chiesa della Maestà

Chiusura temporanea a causa dei danni provocati dal terremoto

Edificata nel 1473 nel luogo di una Maestà, conserva l’ originario portale in cotto con belle decorazioni floreali e i due piccoli portali laterali. All’interno si trovano pregevoli affreschi votivi, dipinti da Lorenzo D’Alessandro (XV sec.)

Santuarioss.SalvatoreinColpersito

Santuario SS. Salvatore in Colpersito

Appartiene dal 1576, con l’annesso convento, ai Cappuccini. Risalente all’XI sec., fu in origine sede di una comunità religiosa femminile.

RoccadiSchito

Rocca di Schito o Rocchetta

Costruita su ruderi di età romana, nel 1415 la Rocha Schiti era un complesso fortificato di importanza strategica in un passaggio obbligato sul passaggio vallivo che congiungeva Tolentino a Treia. Nonostante la quasi completa ricostruzione, con il rifacimento anche delle merlatura a coda di rondine, restano consistenti elementi architettonici come il fossato e due campate del ponte. Delle due torri originarie, è stata ricostruita quella di sud-est. Il complesso è oggi proprietà privata, adibito a casa colonica.

ChiesadiSantaMariadiValdiola

Chiesa di S. Maria di Valdiola

La chiesa del XIII secolo è ricca di interessanti affreschi quattrocenteschi. È situata nei pressi della frazione di Chigiano.

RoccadiMonteAcuto

Rocca di Monte Acuto

Ruderi della rocca di Monte Acuto (XIII sec.), nei pressi le grotte di S. Sperandia, dove visse in penitenza Sperandia di Gubbio (XIII sec.).

CastellodiCarpignano

Castello di Carpignano

Il Castello di Carpignano, già esistente all’inizio dell’XI secolo come dimora di qualche signorotto del tempo, nel XIII secolo assolveva a funzioni di controllo e di prima difesa proprio nella zona di confine tra i feudi di San Severino e Tolentino spesso, se non sempre, in lotta tra di loro per il possesso dei contigui territori.

CastellodiColleluce

Castello di Colleluce

L’importanza strategica del Castello di Colleluce è dovuta alla sua posizione tra la valle del Potenza e del Chienti, strada percorsa nel Medioevo dai vari eserciti che minacciavano alternativamente le signorie dei luoghi. L’antico insediamento fu costruito con una doppia cinta muraria e la torre di avvistamento, a guardia e difesa del territorio di San Severino. Nel 1240 l’imperatore Federico II, in lotta contro il papato, lo devastò e incendiò. Ricostruito venne poi quasi completamente distrutto dall’esercito del re di Napoli, Alfonso V d’Aragona.

CASTELLO DI ALIFORNI

Castello di Aliforni

Il castello fu venduto nel 1257 al Comune di San Severino da Guglielmo, vescovo di Camerino. All’inizio del XV secolo il Castrum Alifurni, messo sotto assedio dal Rettore della Marca, venne parzialmente distrutto. Dell’impianto originario resta la quadrata torre di vedetta (m.23-25), in pietra arenaria, dove sono ancora visibili i beccatelli che sostenevano la piattaforma merlata.

AbbaziadiValFucina

Abbazia di Val Fucina

Chiusura temporanea a causa dei danni provocati dal terremoto

Abbazia benedettina del X-XI secolo, particolarmente interessante la cripta ornata di capitelli a volte.

ChiesaruraleCesello

Chiesa di S. Maria di Cesello

Costruita agli inizi del XV sec, è singolare dal punto di vista architettonico per il largo spiovente del tetto che protegge un affresco seicentesco.

CastellodiSerralta

Castello di Serralta e Rocca di Monte Acuto

Andando da San Severino verso Cingoli, alla sommità di un’altura, varcata l’originaria porta del Castello si accede all’antico abitato di Serralta, che conserva resti della cinta muraria e della torre incorporata nella piccola chiesa antistante la suggestiva piazzetta.

Nelle vicinanze si scorgono i ruderi della Rocca di Monte Acuto e le grotte di S. Sperandia, dove visse in penitenza la santa di Gubbio.

CASTELLODIISOLA

Castello di Isola

Feudo dei conti Gentili di Rovellone, nel 1305 il castello fu venduto al Comune di San Severino per 8.000 scudi. Notevole l’impianto urbanistico medioevale di cui rimangono pochi resti delle mura e degli edifici circostanti, mentre ancora quasi integra resta la torre maestra in grossi blocchi in pietra arenaria (m. 25), che presenta all’interno interessanti elementi architettonici.

Elcito

Castello di Elcito

Il Castello di Elcito (fitonimo da “leccio”), abbarbicato su un contrafforte roccioso della catena del Sanvicino a più di 800 m. di altitudine, con le grigie abitazioni dei montanari che fanno corpo con i rocciosi balzi dei circostanti dirupi, conserva pochi segni del castello medievale, qualche traccia di mura e, nel lato nord una delle porte di accesso alla originaria struttura fortificata, costruita ad arco in pietra corniola.

VillaCollio

Villa Collio

E’ un bellissimo esempio di villa neoclassica con sala centrale a pianta ottogonale e ampia gradinata. Fu fatta costruire nel 1812 da Giovan Battista Collio su progetto di Giuseppe Lucatelli, che ne curò anche la decorazione interna.

ChiesadiSanDomenicointerno

Chiesa di San Domenico

Costruita con l’annesso convento nella prima metà del XIII secolo, fu riedificata agli inizi del sec XIV e trasformata nelle forme attuali nel sec XVII. All’interno è conservata una pregevole tavola cinquecetesca di Bernardino di Mariotto.

SantuarioSanPacifico

Santuario di San Pacifico

Ampliata e restaurata più volte, conserva un antico portale a sesto acuto in laterizio, riccamente ornato con sculture di foglie e di animali.

palazzo Gentili

Palazzo Gentili di Rovellone

Fu fatto edificare da Francesco Gentili di Rovellone. La facciata, che poggia su un portico bugnato, è arricchita da cornici in travertino e da belle finestre guelfe.

Torrecivica

Torre civica

Il piazzale degli Smeducci, sulla sommità del Monte Nero, è dominato dall’alta (m. 40) e inclinata Torre civica, eretta nel XIII secolo con funzioni di avvistamento, di difesa e di segnalazione alle altre torri dei castelli del territorio comunale.

PalazzoFranchi

Palazzo Franchi, poi Servanzi

Fu fatto costruire da Antonio Jacopo Franchi. Vi abitò il conte Severino Servanzi Collio. Vi si conserva la sua ricca Biblioteca.

PalazzoComunale

Palazzo Comunale

Eretto nel 1764 su disegno di Clemente Orlandi, ha la facciata interamente in laterizio. Ai lati delle due colonne che sostengono il balcone, si trovano i busti di due illustri cittadini: l’anatomista Eustachio e lo scultore Ercole Rosa.

ChiesadiSanGiuseppe

Chiesa di San Giuseppe

Chiusura temporanea a causa dei danni provocati dal terremoto

Costruita nel 1628 a spese della famiglia Tinti, fu fatta riedificare nel 1768 da Vincenzo Tinti, su progetto di Carlo Maggi. La facciata è di gusto rococò.

DUOMO ANTICO

Duomo Antico

Dedicata a S. Severino, fu la chiesa del primitivo Castello. La facciata in laterizi, degli inizi del XIV secolo, presenta un bel portale trecentesco, sopra il quale si presentano una graziosa edicoletta a tre archi trilobi e un occhio.

SantuarioMadonnadeiLumi

Santuario della Madonna dei Lumi

Fu edificato nel XVI sec. in seguito ad un fatto prodigioso, avvenuto nel 1584, di un grande e ripetuto scintillare di lumi nel luogo dove, su un pilastro, era dipinta l’immagine della Madonna. La costruzione, deve le forme attuali ai Barnabiti, che nel 1657 ebbero la custodia del Santuario, oggi affidato ai Cistercensi.

CHIESA DI SANTA MARIA DELLA PIEVE

Chiesa di Santa Maria della Pieve

Dell’originaria struttura romanica conserva l’abside e il fianco destro; nell’interno affreschi votivi del XIV-XV secolo. Intorno si estende la zona archeologica in cui sono stati riportati ala luce i resti della romana città di Septempeda.

SanLorenzoinDoliolo

Chiesa di San Lorenzo in Doliolo

Secondo la tradizione venne fondata nel VI secolo, ma la chiesa attuale risale al XII secolo e venne più volte rimaneggiata. Il trecentesco campanile costituisce la facciata dell’edificio, nella cripta vi sono resti di affreschi dei fratelli Salimbeni.

Chiesa

Santuario di Santa Maria del Glorioso

Chiusura temporanea a causa dei danni provocati dal terremoto

Il santuario di Santa Maria del Glorioso, terminati i lavori di ristrutturazione post terremoto, torna ad accogliere opere d’arte e arredi sacri che la Sovrintendenza al patrimonio storico-artistico delle Marche ha restaurato e riportato al vecchio splendore.

PiazzadelPopolo

Piazza del Popolo

Ampia e armoniosa, la piazza del Popolo è il fulcro della città, ha una caratteristica forma allungata ed ellittica ed è circondata da portici. L’impianto planimetrico e le sue dimensioni rimandano all’antica funzione di luogo di mercato, ma la sua attuale configurazione è il risultato di interventi architettonici che vanno dagli inizi del ‘400 alla fine dell’800. Si affacciano sulla piazza, fra gli altri edifici, il palazzo comunale, il teatro Feronia e la chiesa di San Giuseppe.

ChiesasantAgostino

Chiesa di Sant’Agostino

Chiusura temporanea a causa dei danni provocati dal terremoto

La Chiesa, in origine dedicata a S. Maria Maddalena, fu assegnata nel XIII sec. agli Agostiniani. Rimaneggiata a più riprese, subì radicali restauri quando, nel 1827, divenne cattedrale. Interessante la facciata (XV sec.) in cui si nota il bel portale cuspidato in laterizio con tracce di affreschi di Lorenzo d’Alessandro; all’interno si trovano numerose opere.

Torreorologio

Torre dell’Orologio

Fu eretta su disegno di Ireneo Aleandri nel sec. XIX. Si impone come scenografico elemento architettonico a capo della Piazza, sottolineandone l’andamento fusiforme. Sul lato sinistro fu riedificata nelle forme attuali l’antica Fonte della Misericordia.

monastero delle clarisse

Monastero delle Clarisse

Sulla destra della Torre comunale si allunga il muro di cinta del monastero delle Clarisse che termina in una bassa costruzione; è quanto resta del duecentesco Palazzo consolare.

AreaarcheologicaSeptempeda

Area archeologica di “Septempeda”

Resti della romana Septempeda, con torri di tufo del II secolo a.C., avanzi di mura, di edifici pubblici e di un impianto termale.

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